Il gioco d’azzardo, anche nel nostro Paese, ha assunto dimensioni rilevanti, seppure non ancora ben definite, e una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli pubblicità che sempre più sono presenti sui media. Il gioco d’azzardo porta con sé un rischio che, in particolare gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale (Gioco d’Azzardo Patologico – GAP).
La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% sarebbero giocatori d’azzardo (dato rilevato con la domanda “Lei ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi?”). La stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute, 2012)
Nel 2014 in Friuli Venezia Giulia si contano complessivamente 390 persone con dipendenze da gioco. Il GAP è una patologia che non può essere sottovalutata e la cronaca quotidiana riporta episodi di violenza, tentativi suicidari e criminalità associati. Le ricadute negative sul sistema socio-sanitario evidenziano l’urgenza di un intervento di promozione di sani stili di vita e di prevenzione. Il giocare d’azzardo per molte persone significa “vivere in un mondo altro e parallelo”, per altri è un modo per “riempire” un vuoto un momento di noia e/o di depressione, il giocare diventa uno spazio magico, libero dal principio di realtà (Lavanco, Varveri 2001). Stili di pensiero che facilmente si conciliano con il pensiero tipicamente adolescenziale.
Il progetto intende offrire l’opportunità di sperimentare (learning by doing) il gioco nelle sue diverse forme (agon, alea, mimicry, ilinx) e di riflettere sulla ricerca del piacere: limiti e varietà, attraverso la realizzazione di eventi dedicati. La formazione rivolta ai giovani si concentra sulla comunicazione multimediale e il recupero del significato del gioco che accompagna la realizzazione di un prodotto finale volto a sensibilizzare la comunità sul fenomeno GAP.
Il progetto comprende anche una attività di screening per la rilevazione del fenomeno.
Nell’ambito di questo progetto viene realizzato questo sito web “bet my life”: “scommetto sulla mia vita” già il nome intende richiamare all’importanza di non perdere di vista i valori della propria esistenza e se il “gioco” ci sta portando via gran parte della nostra giornata significa che qualche cosa ci sta sfuggendo di mano ed è necessario farsi aiutare. È disponibile un contatto chat per poter dare un aiuto diretto a tutti coloro che si trovano in difficoltà o desiderano richiedere specifiche informazioni.
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